lunedì 7 maggio 2007

arrivedorci

Questo è il male che mi porto da trent'anni addosso
fermo non so stare in nessun posto

Il Cerchio si sposta.
www.vistamare.splinder.com

lunedì 30 aprile 2007

Io non sono cresciuta in un regime particolarmente rigido, non ho manie di grandezza e non contraddico per il puro gusto di remare contro. Sono stata abituata sin dall'elementari a lavorare sodo per ottenere quello che voglio, e so che non sempre la ricompensa è proporzionata alla mole di lavoro svolto. Mi hanno insegnato a non lamentarmi mai, a tenere il fondoschiena incollato alla sedia e a continuare a studiare sino a che non mi ritengo soddisfatta della mia preparazione. Ci assegnano 10 pagine? Ben vengano. 2 versioni? Pazienza, andrò a dormire alle 2. 7 capitoli di biologia molecolare da un giorno all'altro? Va bene, magari avrò un paio di crisi di nervi e mediterò l'omicidio della professoressa o magari una strage stile-Virginia, ma li studierò senza protestare. Io penso che sia la normalità, non mi ritengo una stacanovista nè una di quei giapponesi talmente dediti al lavoro che decidono di suicidarsi se la fabbrica fallisce, credo che sia giusto così, perchè lasciata la casa di mamma e papà nessuno ti regala niente, al massimo ricompensano il tuo lavoro. Ma nella mia classe no, non è così: tutto è dovuto, non devi studiare troppo sennò ti si sciupano gli occhi e la spensieratezza e se una professoressa osa turbare i tuoi sogni di nullafacenza o si mette tra te e un 8 regalato, DEVI (rigorosamente sostenuto da mammà e papà) ribellarti, battere i piedi, rivolgerti alla preside e, perchè no, magari anche pensare di fare sospendere la suddetta docente. Loro non capiscono, io mi sento una voce isolata nel vento, e mi dispiace tanto per la professoressa, ottima, ma, come spesso accade, incompresa.

domenica 22 aprile 2007

martedì 10 aprile 2007

La conclusione cui giunge Sofocle è che non l'isolamento, ma la solidarietà è l'unico appiglio per gli uomini. Gli eroi sofoclei sono grandiosi, seguono per tutta la vita delle norme comportamentali imprescindibili dal loro stesso essere, la loro persona è talmente grande da non poter essere contenuta dalla comunità, ne sono esclusi, come Antigone e Filottete, o se ne allontanao, come Edipo. Ma è la loro stessa grandezza, la loro testardaggine che li rende ciechi e li porta alla distruzione. La rtisposta al dramma della vita, scrive Sofocle, è la compenetrazione tra individuo e società. L'eroe deve riuscire a mettere da parte il suo imperativo etico a favore della comunità e la polis in cambio deve ascoltare e accettare l'individuo. E, soprattutto, gli uomini devono ascoltarsi e accettarsi l'un l'atro.
Lentamente, con ritardo, ci son cose che comprendo. Non importa se avrei potuto farlo prima, è stato meglio dare alle ferite il tempo di guarire.
Adesso sono tornata.
E sono diversa, adesso sto meglio.
Avevo solo dimenticato che sono nata d'estate, ho il cuore pieno di sole e in fondo non mi posso raffreddare mai.

giovedì 5 aprile 2007

There'll be good times again for me

Io soffro di cali d'umore, sono terribilmente lunatica, soprattutto in questi ultimi giorni. Sarà il gene che hanno recentemente scoperto che causa negli adolescenti instabilità emotiva, sarà la luna piena, saranno gli ormoni o gli antistaminici, chissà. Grazie al cielo però adesso ha smesso di piovere, l'aria è piacevolmente fresca e assolata, oggi pomeriggio mi darò allo shopping selvaggio, ho affittato due gradevoli dvd, ieri ho flirtato con un commesso di feltrinelli e, insomma, la depressione profonda in cui ero caduta ieri almeno momentaneamente sembra lonatana. Immagazzino queste briciole di sole, potrei averne di nuovo bisogno..


e poi ascolto questo splendido cd...


Stayed in bed all morning just to pass the time
There's something wrong here, there can be no denying
One of us is changing, or maybe we've stopped trying

And it's too late, baby, now it's too late
Though we really did try to make it
Something inside has died and I can't hide
And I just can't fake it

It used to be so easy living here with you
You were light and breezy and I knew just what to do
Now you look so unhappy, and I feel like a fool

And it's too late, baby, now it's too late
Though we really did try to make it
Something inside has died and I can't hide
And I just can't fake it

There'll be good times again for me and you
But we just can't stay together, don't you feel it too
Still I'm glad for what we had, and how I once loved you

But it's too late, baby, it's too late
Though we really did try to make it
Something inside has died and I can't hide

(it's too late)

martedì 3 aprile 2007

Si aspettano le vacanze febbrilmente, guardando per ore il calendario e facendo mille progetti, pensando di prendere appuntamenti, facendo telefonate...Poi quando le vacanze arrivano l'unica cosa che a me viene voglia di fare è restare sotto le coperte a dormire o spalmarmi davanti alla tv. E' che io sono un animale al rovescio, d'inverno lavoro come un mulo e d'estate vado in letargo. yawn.

sabato 31 marzo 2007

La scomparsa di Majorana

Appena toccata, nell'opera, una compiutezza, una perfezione; appena svelato compiutamente un segreto, appena data perfetta forma, e cioè rivelazione, a un mistero - nell'ordine della conoscenza o, per dirla approssimativamente, della bellezza: nella scienza o nella letteratura o nell'arte - appena dopo è la morte. E poichè è un "tutt'uno" con la natura, un "tutt'uno" con la vita, e natura e vita un "tutt'uno" con la mente, questo il genio precoce lo sa senza saperlo. [...]. Gioca col tempo, col suo tempo, coi suoi anni, in inganni e ritardi. Tenta di dilatare la misura, di spostare il confine. Tenta di sottrarsi all'opera, all'opera che conclusa conclude. Che conclude la sua vita.

Leonardo Sciascia

giovedì 29 marzo 2007

Quasi un anno fa ho partecipato a un concorso di poesia regionale. Ho presentato un pezzo non eccellente ma abbastanza curato, per una volta ho badato alla metrica, e allo stesso tempo sentito, spontaneo, un po' di Rachmaninoff in sottofondo e l'ultimo inverno che moriva tra gli ulivi, niente di speciale. Il liceo che organizza il concorso non è poi lontanissimo da dove io vivo, ma qui sarà la terra rossa del Salento, sarà la flemma dell'aria, le comunicazioni sono rallentate e le notizie arrivano tardi, molto tardi.
Oggi, dopo 10 mesi, ho saputo che mi sono guadagnata il secondo posto con quella poesia un po', lo ammetto, dimenticata, impolverata. Una bella soddisfazione, è vero, e in questo periodo uggioso, sonnolento, pessimista, mi ci voleva qualcosa che mi tirasse su. E' solo che...non so, quando ero piccola non sapevo perdere, ora è come se non riuscissi più a vincere.


p.s.: auguri alla piccola Nicole, che ha fatto capolino nel mondo battezzata dalla pioggia.

sabato 24 marzo 2007

Oltre a poter suonare posso anche cantare. Questo il verdetto del mio insegnante di pianoforte, che mi ha reso felice come una pasqua! Continua la mia fase blues-jazz americano, con Ella Fitzgerald, Louis Armstrong e tanti altri.

Dal 12 agosto al 1 settembre sarò a Wimbledon, completamente sola con la famiglia che mi ospiterà, e anche per questo sono felice come una pasqua.

Vedo una carriera srotolarsi ai miei piedi: chriurgia neonatale. E anche per questo sono felice come una pasqua.

venerdì 9 marzo 2007

Io non penso che la gente si commuova per empatia o per sensibilità o per profonda partecipazione sentimentale a quanto vede, o sente. Io penso che la gente si commuova perchè ha paura: di non riuscire a conquistare quello che i loro eroi o le loro eroine conquistano, paura di non vivere mai un'emozione forte come quella altrui in cui sono coinvolti. Oppure è invidiosa, e le lacrime che versa non sono che per sè stessa, per la propria commiserazione o la propria bile. La verità è che in qualsiasi atteggiamento le persone sono radicalmente egotiche, e difficilmente arrivano ad avere talmente a cuore le vicende altrui da piangere. Eppure da qualche parte nel mio cervello io so che il contatto umano è un appiglio necessario nel corso della vita, in fondo in fondo anche io penso che sia davvero così.
Però
preferisco seguire il cervello, piuttosto che il cuore. Preferisco la lucidità, la razionalità spietata a un ovattato sentimento di peace and love. Quindi continuiamo a fare la donna delle caverne ancora un altro po' e vediamo cosa succede...

domenica 4 marzo 2007

CONTEMPORANEAMENTE Italia1 e Fox sospendono la programmazione di Dr House.

Ne morirò.

mercoledì 28 febbraio 2007

ed eccolo il figlio che si prenderà il tuo posto nel mondo


"Tu sei qui per prendere il mio posto nel mondo, rubarmi tutto quello che ho e ricacciarmi nel nulla. Anzi già rubi la donna che mi ama"

lunedì 19 febbraio 2007

  • Shakespeare nell'Amleto fa dire da Polonio che l'ambizione è ombra di sogno.

  • Sofocle nell'Aiace fa dire da Ulisse che l'uomo è ombra di sogno.

  • Io ne deduco che l'uomo è ambizione.

sabato 17 febbraio 2007

Sul numero di febbraio del National Geographic un lungo articolo è dedicato al caso di un uomo tedesco che si è sottposto a una nuova tipologia di trapianto, in cui il cuore malato viene sostituito da un cuore artificiale in poliuretano.



Questo mi offre la motivazione per un sano bilancio.


Dieci buoni motivi per diventare un chirurgo:
1) essere socialmente utile
2) tacitare la propria coscienza dicendosi che per quanto si possa essere perfidi e cattivi, comunque si salvano delle vite e si fa del bene

3) poter decidere della vita e della morte altrui
4) sentire di aver potere

5) per i precedenti due motivi, sentirsi Dio
6) è un mestiere che fa viaggiare (corsi di aggiornamento, sapete...)
7) il lavoro non è mai solitario, il che significa che anche una persona come me può non morire sola come un cane!
8) è altamente gratificante

9) c'è la strepitosa, duplice possibilità, di lavorare come libero professionista e anche come dipendente, il che consente più guadagno e il culo parato in caso di malattia/gravidanza, eventualità che nel caso della libera professione ti lasciano senza fondi
10) all'interno di un sistema gerarchico mi sento stimolata a dare il meglio di me.



Quattro buoni motivi per non diventare un chirurgo:
1) il 90% circa degli esami da affrontare, probabilmente, sarebbe per me del tutto privo di interesse
2) e se poi il primo giorno di lavoro scopro che avrei fatto molto meglio a prendere lettere moderne?
3) e se è un lavoro che mi frustra, e non mi gratifica affatto?
4) se scopro un'indole da artista più violenta del solito per cui inizio a incidere disegnini col bisturi sul torace dei pazienti invece che tracciare semplici linee rette?

giovedì 15 febbraio 2007

elephant man

Vorrei riuscire a dormire come le persone normali.
J.M.

mercoledì 14 febbraio 2007

negare negare negare

La favola della volpe e dell'uva io la racconto al contrario:
Un giorno c'era una volpe che, vedendo un bel grappolo d'uva pensò, nonostante l'aspetto appetitoso e più dolce di ogni altro frutto, che sicuramente sarebbe stata acerba. La volpe allora per dimostrare a sè stessa quanto fosse lungimirante e saggia provò ad afferrare il grappolo d'uva, ma quando comprese che i suoi salti non erano abbastanza alti e avrebbe dovuto spendere fatica e tempo prezioso per arrivare al frutto, si allontanò allegra e compiaciuta della propria saggezza e lungimiranza.

Deny, deny, deny.


Io voglio arrivare al processo di meccanicità completa dell'anima, io voglio assoluta lucidità, voglio i contorni ben definiti del mondo. Io voglio dei paraocchi e nessuna sfumatura, perchè per la prima volta riesco a vedere le cose con chiarezza. Per la prima volta sono lucida, razionale, determinata e sicura.
Con precisione chirugica io voglio tagliare, cauterizzare e suturare la realtà attorno a me, con un camice bianco voglio prendere le distanze dalle distrazioni.

domenica 4 febbraio 2007

Delle cinque fasi che si dice segnino un dolore, (rifiuto, rabbia, senso di colpa, depressione, accettazione) io penso di essere ormai nella fase depressiva, ma è anche vero che sono arrabbiata, anzi no, furiosa come una iena e in parte quasi rassegnata. Quindi questo può significare che:
a) le cinque fasi in realtà non esistono da nessuna parte
b) in un unico momento sto attraversando, in maniera del tutto anomala, tre fasi, e sono quindi destinata a vivere queste sottospecie di gironi danteschi in un unico, poco allegro, mix.
c) dopo aver già attraversato le cinque fasi, mi trovo, dopo essermi rinfrescata la memoria in maniera del tutto recriminabile, a attraversarle tutte e cinque di nuovo dall'inizio.

Io non sono mai stata investita, ma penso che se le mie viscere dovessero sopravvivere al passaggio di un tir si sentirebbero più o meno così. E penso anche che qualsiasi cosa abbia voglia di fare non mi gioverebbe, perchè io vorrei iniziare a correre e poi fermarmi e fare le flessioni e sollevare pesi e continuare a correre e poi di nuovo a far flessioni e sollevare pesi, così, io penso, se diventassi forte la gente avrebbe paura di me e non mi tratterebbe più così. Oppure potrei spalmarmi sul divano e fare 24 ore di zapping sui 900 canali di Sky e svuotarmi la mente di tutto e riempirla di nuovo con fotogrammi e spezzoni di dialoghi (non miei, almeno, non miei), oppure potrei sdraiarmi sul pavimento, o magari sulla terra, e stare a guardare in alto sino a che mi vengano le vertigini.
Ma nessuna di queste cose mi farebbe bene, perchè interromperebbero la mia quotidianità, e io ho già permesso troppe volte questo. Adesso basta. Io ritorno definitivamente alla mia vita, alle lezioni di danza e allo studio, alla determinazione senza dubbi e senza mezzi termini, senza se e senza ma, senza più perdite di tempo.

E poi c'è quella parola che mi è rotolata nella bocca senza il mio consenso, che è assenza. Questa parola è del tutto sbagliata! Assenza viene dal latino absentes, participio presente di absum, letteralmente "mancare", "essere lontano da". A me non basta. Non è sufficiente mancare o essere lontano da. Io voglio una parola che neghi l'esistenza. Che non sia morte, però, chè non passa giorno senza che io pensi a chi non c'è più con quell'aura di affetto che spesso la morte impartisce. Io non voglio nè un costante ricordo nè affetto, non voglio la parola morte perchè significherebbe che prima questa persona era in vita. Io voglio una parola che indichi la totale sublimazione di un ricordo, che stia a significare che ora questa persona diventi meno degna di nota della carta da parati, perchè io quella lì resto a guardarla. Io voglio una parola che indichi che da adesso lui è invisibile e io algida come la regina delle nevi.

domenica 28 gennaio 2007

A volte c'è così tanto da rivedere...

Giovanni Allevi, Joy

giovedì 25 gennaio 2007

Che la fiducia non è mica gratis io lo sapevo, questo sì. E infatti pensavo di averla venduta bene, nè un centesimo in più, nè uno in meno, ma ogni grammo pesato e pagato bene, proprio bene. Ma, a quanto pare, non sono stata assicurata:il grande inganno di gennaio è arrivato perfino qui. Proprio qui, dove avevo sperato-solo per un po', d'accordo, ma l'avevo fatto, giuro che per una volta Dio sì, l'avevo fatto davvero-di essere al riparo.

mercoledì 17 gennaio 2007

L'amour est enfant de bohème,

il n'à jamais connu de loi:

si tu ne m'aimes pas, je t'aime;

si je t'aime, prends garde à toi!



lunedì 15 gennaio 2007

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!

Duello a distanza tra Berlusconi, Prodi e D'Alema. Il primo a dire che l'Italia "è ostaggio della Francia e nemica degli Usa", e per la sua posizione è stata messa da tempo dagli statunitensi "nella lista dei Paesi su cui non può contare" e il premier che replica: " Siamo sulla linea tradizionale. Questa è un'altra invenzione di Berlusconi". In mezzo il ministro degli Esteri che bolla le parole del Cavaliere come "una campagna ideologica che tende a dividere il paese".
- Repubblica -

Uno per insistere sui tempi e la radicalità degli interventi, l'altro per fissare dei paletti sui contenuti: Piero Fassino e Fausto Bertinotti sono tornati anche oggi sul tema bollente delle pensioni dando vita a un confronto a distanza. Secondo il segretario dei Ds, ospite a Porta a Porta, su riforma previdenziale e nuovi ammortizzatori sociali occorre "aprire un tavolo di confronto subito tra governo e parti sociali". Un confronto a tutto campo, senza argomenti tabù, che prenda in esame "tutto, compresi i coefficienti" Dai microfoni del Tg1 Fausto Bertinotti ha rilanciato però il monito di Rifondazione comunista. La riforma previdenziale, ha ribadito il presidente della Camera, "non deve penalizzare gli operai" perché "sarebbe inammissibile". "C'è l'Unione europea - ha aggiunto - ma anche Mirafiori, non è possibile che solo dopo un mese ci dimentichiamo delle critiche dei lavoratori di Mirafiori".
- Repubblica -

La Lega resta nella Cdl, l'idillio non è ancora del tutto spezzato. E Bossi non lascia anzi raddoppia. Durante il VII congresso nazionale della Lega lombarda, il Senatùr annuncia la propria ricandidatura alla segreteria del Carroccio, sottolineando che dalla due giorni che ha rieletto Giancarlo Giorgetti alla guida della Lega lombarda, «esce la compattezza» del partito.
- Corriere della sera -

L'ampliamento della base militare Usa a Vicenza, contro il quale martedì sera sfileranno in corteo i comitati locali, si inserisce nella polemica sul presunto anti-americanismo del governo dell'Unione sollevata dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Il centrodestra, con diverse sfumature, cavalca l'accusa lanciata nei confronti del premier Romano Prodi e del ministro degli Esteri Massimo D'Alema.

- Corriere della sera -

Reati prescritti, per Silvio Berlusconi, fino al luglio del 1999, nel processo sui presunti fondi neri di Mediaset che vede imputati anche il presidente della società, Fedele Confalonieri, l'avvocato inglese David Mills e una decina di altre persone accusate a vario titolo di appropriazione indebita, falso in bilancio, frode fiscale, ricettazione e riciclaggio.

- www.ansa.it -

Che il sistema attualmente in vigore sia "iniquo" lo dicono varie voci del mondo sanitario e lo ha detto oggi, da Pechino dove è in visita di Stato, anche il ministro della Salute Livia Turco: il sistema delle esenzioni dei ticket va rivisto e aggiornato e per questo, ha annunciato il ministro, il 18 gennaio partirà un tavolo di lavoro Ministero-Regioni, coinvolgendo le parti sociali, proprio per la revisione dei criteri oggi utilizzati ai fini dell'esenzione. Criteri non equi se, è l'esempio utilizzato dalla stessa Turco, una famiglia monoreddito con figli a carico può non avere esenzioni.
- www.ansa.it -

domenica 14 gennaio 2007

"non stia a pensare, quello che è stato non tornerà"

Riflettendo su quanto un amico ha scritto a proposito della memoria, sono giunta alla conclusione che i ricordi ci tormentano, ci infastidiscono, ci rattristano e chi più ne ha più ne metta, essenzialmente per tre motivi:
- "quella cosa stupida e bastarda che è la nostalgia, da nòstos e algìa, come a dire ", scrive Dacia Maraini;
- un forte senso di imbarazzo;
- la presa di coscienza dello scorrere del tempo e quindi paura dell'invecchiamento, o dell'impossibilità di recuperare situazioni persone luoghi ecc, ma qui già scadiamo nella nostalgia.
Ora, in genere io ho un buon rapporto con i ricordi, e sì che ho fatto cose imbarazzanti e sì che ci sono situazioni persone luoghi ecc impossibili da recuperare; in genere non rinnego la memoria, in genere non mi lascio prendere dallo sconforto.

Però

c'è una strada, nella mia città, che porta alla mente qualcosa. Una scena non molto lunga in realtà, nè densa di significato, esattamente come la stada in cui si svolge. E' annidata, da qualche parte dietro l'angolo, e balza fuori dalla tana ogni volta che percorro questa strada. Non è una scena imbarazzante, nè dolorosa, nè nostalgica, ma mi sono stancata di riviverla.
Se io potessi, con una scopa di saggina spazzerei via questo ricordo in fondo in fondo alla strada, dove non passo mai, e lascerei anche la scopa lì, ancora qualche brandello resta incollato ai rametti e me lo trascino dietro. Poi mi allontanerei dalla scopa e dal ricordo e dalla fine della strada e non sarei più costretta a rivedere quel momento ogni giorno, e non dovrei farmi domande ogni giorno, e soprattutto ogni giorno non dovrei scervellarmi nel cercare risposte, e la scena non sbiadirebbe ogni giorno, consumata dall'uso, ma resterebbe stampata con colori vividi in un angolino della mia testa, pronta a riemergere solo quando lo voglio io.
Però
temo che se spazzassi via la scena, lei troverebbe comunque il modo di saltarmi addosso. Magari prende la rincorsa ogni volta che mi allontano al suddetto tratto di strada, o magari trova il modo di insediarsi di nuovo nel suo nido vicino l'angolo.
Questi pensieri, sviluppatisi ulteriormente dopo la giornata di ieri, mi portano a pormi altre domande ancora. Notoriamente, ci sono alcune persone che difficilmente riesco a capire, e ci sono molte altre persone che difficilmente riescono a capirmi. Ne siamo tutti consapevoli e abbiamo trovato un territorio neutrale in cui ognuno dà la possibilità all'altro di farsi comprendere, questo è il nostro accordo e siamo tutti felici e contenti. O meglio, sino a pochi giorni fa eravamo tutti, ma proprio tutti, felici e contenti.
Qual è stato quel momento in cui il territorio neutrale ci è scivolato via da sotto i piedi e la cattiva interpretazione ci ha ammutoliti? Dov'è che il timone ha virato? E soprattutto, perchè io non me ne sono accorta?
"scordiamoci anche noi di quel che è stato, scordiamoci d'un tratto del passato!"

sabato 13 gennaio 2007

venerdì 12 gennaio 2007

Come prevedevo, a soli 4 giorni dall'inizio della scuola, la qualità della mia vita ha compiuto un terrificante salto verso il vuoto. Il che è testimoniato dalla presenza, alle 1.18, delle mie zampette sulla tastiera alla disperata ricerca di tracce isocratee nella rete e dalla conseguente mia assenza dal letto. Dolòr!

lunedì 8 gennaio 2007

settimo cielo

Questa è la location del telefilm più bigotto della storia della tv. Lasciando perdere il mio risentimento per essere stata privata di quei 45 piacevoli minuti di intrattenimento televisivo dovuti a Paso Adelante (ehm sì lo ammetto), soffermiamoci un minuto sulla stupidità di questa serie.
I produttori ci propongono la famiglia numerosissima (7 figli, se non ho ancora perso il conto) di un reverendo (protestante?) e della moglie casalinga, ovvero di un quarantacinquenne annoiato che si atteggia invano a fare l'analista di gente afflitta da problemi improbabili (mio figlio vuole portare i jeans e non i pantaloni stirati) e della moglie (secondo me condotta alla follia dalla totale nullafacenza cui è condannata da un maschilismo imperante ovunque) nonchè macchina sforna pargoli. Segue un nutrito corteo di figli di svariate età (da 25anni circa sino a 2) e personalità, tra giocatrici di pallacanestro finite in carcere e adolescenti esorcizzati perchè desiderosi di una sana scopata alla prematura età di 18 anni, accompagnati dal migliore campionario di amici che la tv abbia mai conosciuta: autolesioniste, bambine odorose di naftalina con una fissazione per la carne, stuprate, neri vittima di razzismo (ovviamente, perchè se non soffriamo non siamo contenti).

Ora ci sono alcune cose che mi chiedo:
1)visto che la moglie è casalinga, nessuno dei figli lavora e non sembrano esserci aiuti dall'esterno, a quanto corrisponde lo stipendio di un reverendo di bassa leva negli U.S.A. dato che la casa in cui la tribù vive è enorme, molto bella e curata e tutti conducono una vita più che agiata?
2)quanto deve essere scarsa la vita sessuale di produttori e sceneggiatori dato che i due genitori trombano come conigli in una puntata sì e una no?
3)perchè oltre al citato, non danno alcun passatempo ai personaggi? il reverendo fa inquietanti balletti solitari nel suo studio e la moglie sposta mobili per hobby.


Inoltre vorrei ricordare due episodi che sono rimasti indelebilmente impressi nella mia tenera coscienza d'infante:

a) il pianto commosso e contemplativo di mamma, papà, figlio 1, figlia 1 e figlia 2 e figlio 2 quando l'allora figlia minore impara a nuotare
b)la pesante, pesante ramanzina fatta a un figlio neo-adolescente perchè ascoltava musica rap, giudicata offensiva e denigratoria, con conseguenti dialoghi con più esponenti della comunità nera della città e, se la memoria non mi inganna, addirittura uno psicologo. (e poi anche il padre, ma questo è dato per scontato visto che ascolta anche i panettieri disperati per la fine della farina di semola, e vabbè).


e come si diceva con la cara Giorgina:
G: meriterebbero di essere presi in ostaggio daun vicino adolescente nazi e essere sterminati ad uo ad uno
io:oh sì. però prima dovrebbero essere un po' irrorati con l'acido...stile cartoni animati nella salamoia in "chi ha incastrato roger rabbit"

domenica 7 gennaio 2007

Such imagination seems to help the feeling slide

A me non piace la malinconia. Al contrario di quanto se ne dica, preferisco di gran lunga la felicità euforica alla riflessività, la primavera all'inverno e i colori alla loro assenza. La birra al vino, la chitarra al pianoforte, i tulipani alle rose.



E quindi perchè mi rigiro in testa da stamattina "without you i'm nothing" by placebo & bowie?




Ieri 6 gennaio 2007 mi sono resa conto della sigillatura, definitva, di due dei celebri cerchi in cui mi rotolo, anzi mi rotolavo, sino a non troppo tempo fa. Ma per due chiusi, quanti ancora ce ne sono di cui ignoro l'esistenza?






sabato 6 gennaio 2007

evvai con la birra!!

No, non è un luogo comune che tornare alterati dia qualche problema