domenica 28 gennaio 2007

A volte c'è così tanto da rivedere...

Giovanni Allevi, Joy

giovedì 25 gennaio 2007

Che la fiducia non è mica gratis io lo sapevo, questo sì. E infatti pensavo di averla venduta bene, nè un centesimo in più, nè uno in meno, ma ogni grammo pesato e pagato bene, proprio bene. Ma, a quanto pare, non sono stata assicurata:il grande inganno di gennaio è arrivato perfino qui. Proprio qui, dove avevo sperato-solo per un po', d'accordo, ma l'avevo fatto, giuro che per una volta Dio sì, l'avevo fatto davvero-di essere al riparo.

mercoledì 17 gennaio 2007

L'amour est enfant de bohème,

il n'à jamais connu de loi:

si tu ne m'aimes pas, je t'aime;

si je t'aime, prends garde à toi!



lunedì 15 gennaio 2007

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!

Duello a distanza tra Berlusconi, Prodi e D'Alema. Il primo a dire che l'Italia "è ostaggio della Francia e nemica degli Usa", e per la sua posizione è stata messa da tempo dagli statunitensi "nella lista dei Paesi su cui non può contare" e il premier che replica: " Siamo sulla linea tradizionale. Questa è un'altra invenzione di Berlusconi". In mezzo il ministro degli Esteri che bolla le parole del Cavaliere come "una campagna ideologica che tende a dividere il paese".
- Repubblica -

Uno per insistere sui tempi e la radicalità degli interventi, l'altro per fissare dei paletti sui contenuti: Piero Fassino e Fausto Bertinotti sono tornati anche oggi sul tema bollente delle pensioni dando vita a un confronto a distanza. Secondo il segretario dei Ds, ospite a Porta a Porta, su riforma previdenziale e nuovi ammortizzatori sociali occorre "aprire un tavolo di confronto subito tra governo e parti sociali". Un confronto a tutto campo, senza argomenti tabù, che prenda in esame "tutto, compresi i coefficienti" Dai microfoni del Tg1 Fausto Bertinotti ha rilanciato però il monito di Rifondazione comunista. La riforma previdenziale, ha ribadito il presidente della Camera, "non deve penalizzare gli operai" perché "sarebbe inammissibile". "C'è l'Unione europea - ha aggiunto - ma anche Mirafiori, non è possibile che solo dopo un mese ci dimentichiamo delle critiche dei lavoratori di Mirafiori".
- Repubblica -

La Lega resta nella Cdl, l'idillio non è ancora del tutto spezzato. E Bossi non lascia anzi raddoppia. Durante il VII congresso nazionale della Lega lombarda, il Senatùr annuncia la propria ricandidatura alla segreteria del Carroccio, sottolineando che dalla due giorni che ha rieletto Giancarlo Giorgetti alla guida della Lega lombarda, «esce la compattezza» del partito.
- Corriere della sera -

L'ampliamento della base militare Usa a Vicenza, contro il quale martedì sera sfileranno in corteo i comitati locali, si inserisce nella polemica sul presunto anti-americanismo del governo dell'Unione sollevata dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Il centrodestra, con diverse sfumature, cavalca l'accusa lanciata nei confronti del premier Romano Prodi e del ministro degli Esteri Massimo D'Alema.

- Corriere della sera -

Reati prescritti, per Silvio Berlusconi, fino al luglio del 1999, nel processo sui presunti fondi neri di Mediaset che vede imputati anche il presidente della società, Fedele Confalonieri, l'avvocato inglese David Mills e una decina di altre persone accusate a vario titolo di appropriazione indebita, falso in bilancio, frode fiscale, ricettazione e riciclaggio.

- www.ansa.it -

Che il sistema attualmente in vigore sia "iniquo" lo dicono varie voci del mondo sanitario e lo ha detto oggi, da Pechino dove è in visita di Stato, anche il ministro della Salute Livia Turco: il sistema delle esenzioni dei ticket va rivisto e aggiornato e per questo, ha annunciato il ministro, il 18 gennaio partirà un tavolo di lavoro Ministero-Regioni, coinvolgendo le parti sociali, proprio per la revisione dei criteri oggi utilizzati ai fini dell'esenzione. Criteri non equi se, è l'esempio utilizzato dalla stessa Turco, una famiglia monoreddito con figli a carico può non avere esenzioni.
- www.ansa.it -

domenica 14 gennaio 2007

"non stia a pensare, quello che è stato non tornerà"

Riflettendo su quanto un amico ha scritto a proposito della memoria, sono giunta alla conclusione che i ricordi ci tormentano, ci infastidiscono, ci rattristano e chi più ne ha più ne metta, essenzialmente per tre motivi:
- "quella cosa stupida e bastarda che è la nostalgia, da nòstos e algìa, come a dire ", scrive Dacia Maraini;
- un forte senso di imbarazzo;
- la presa di coscienza dello scorrere del tempo e quindi paura dell'invecchiamento, o dell'impossibilità di recuperare situazioni persone luoghi ecc, ma qui già scadiamo nella nostalgia.
Ora, in genere io ho un buon rapporto con i ricordi, e sì che ho fatto cose imbarazzanti e sì che ci sono situazioni persone luoghi ecc impossibili da recuperare; in genere non rinnego la memoria, in genere non mi lascio prendere dallo sconforto.

Però

c'è una strada, nella mia città, che porta alla mente qualcosa. Una scena non molto lunga in realtà, nè densa di significato, esattamente come la stada in cui si svolge. E' annidata, da qualche parte dietro l'angolo, e balza fuori dalla tana ogni volta che percorro questa strada. Non è una scena imbarazzante, nè dolorosa, nè nostalgica, ma mi sono stancata di riviverla.
Se io potessi, con una scopa di saggina spazzerei via questo ricordo in fondo in fondo alla strada, dove non passo mai, e lascerei anche la scopa lì, ancora qualche brandello resta incollato ai rametti e me lo trascino dietro. Poi mi allontanerei dalla scopa e dal ricordo e dalla fine della strada e non sarei più costretta a rivedere quel momento ogni giorno, e non dovrei farmi domande ogni giorno, e soprattutto ogni giorno non dovrei scervellarmi nel cercare risposte, e la scena non sbiadirebbe ogni giorno, consumata dall'uso, ma resterebbe stampata con colori vividi in un angolino della mia testa, pronta a riemergere solo quando lo voglio io.
Però
temo che se spazzassi via la scena, lei troverebbe comunque il modo di saltarmi addosso. Magari prende la rincorsa ogni volta che mi allontano al suddetto tratto di strada, o magari trova il modo di insediarsi di nuovo nel suo nido vicino l'angolo.
Questi pensieri, sviluppatisi ulteriormente dopo la giornata di ieri, mi portano a pormi altre domande ancora. Notoriamente, ci sono alcune persone che difficilmente riesco a capire, e ci sono molte altre persone che difficilmente riescono a capirmi. Ne siamo tutti consapevoli e abbiamo trovato un territorio neutrale in cui ognuno dà la possibilità all'altro di farsi comprendere, questo è il nostro accordo e siamo tutti felici e contenti. O meglio, sino a pochi giorni fa eravamo tutti, ma proprio tutti, felici e contenti.
Qual è stato quel momento in cui il territorio neutrale ci è scivolato via da sotto i piedi e la cattiva interpretazione ci ha ammutoliti? Dov'è che il timone ha virato? E soprattutto, perchè io non me ne sono accorta?
"scordiamoci anche noi di quel che è stato, scordiamoci d'un tratto del passato!"

sabato 13 gennaio 2007

venerdì 12 gennaio 2007

Come prevedevo, a soli 4 giorni dall'inizio della scuola, la qualità della mia vita ha compiuto un terrificante salto verso il vuoto. Il che è testimoniato dalla presenza, alle 1.18, delle mie zampette sulla tastiera alla disperata ricerca di tracce isocratee nella rete e dalla conseguente mia assenza dal letto. Dolòr!

lunedì 8 gennaio 2007

settimo cielo

Questa è la location del telefilm più bigotto della storia della tv. Lasciando perdere il mio risentimento per essere stata privata di quei 45 piacevoli minuti di intrattenimento televisivo dovuti a Paso Adelante (ehm sì lo ammetto), soffermiamoci un minuto sulla stupidità di questa serie.
I produttori ci propongono la famiglia numerosissima (7 figli, se non ho ancora perso il conto) di un reverendo (protestante?) e della moglie casalinga, ovvero di un quarantacinquenne annoiato che si atteggia invano a fare l'analista di gente afflitta da problemi improbabili (mio figlio vuole portare i jeans e non i pantaloni stirati) e della moglie (secondo me condotta alla follia dalla totale nullafacenza cui è condannata da un maschilismo imperante ovunque) nonchè macchina sforna pargoli. Segue un nutrito corteo di figli di svariate età (da 25anni circa sino a 2) e personalità, tra giocatrici di pallacanestro finite in carcere e adolescenti esorcizzati perchè desiderosi di una sana scopata alla prematura età di 18 anni, accompagnati dal migliore campionario di amici che la tv abbia mai conosciuta: autolesioniste, bambine odorose di naftalina con una fissazione per la carne, stuprate, neri vittima di razzismo (ovviamente, perchè se non soffriamo non siamo contenti).

Ora ci sono alcune cose che mi chiedo:
1)visto che la moglie è casalinga, nessuno dei figli lavora e non sembrano esserci aiuti dall'esterno, a quanto corrisponde lo stipendio di un reverendo di bassa leva negli U.S.A. dato che la casa in cui la tribù vive è enorme, molto bella e curata e tutti conducono una vita più che agiata?
2)quanto deve essere scarsa la vita sessuale di produttori e sceneggiatori dato che i due genitori trombano come conigli in una puntata sì e una no?
3)perchè oltre al citato, non danno alcun passatempo ai personaggi? il reverendo fa inquietanti balletti solitari nel suo studio e la moglie sposta mobili per hobby.


Inoltre vorrei ricordare due episodi che sono rimasti indelebilmente impressi nella mia tenera coscienza d'infante:

a) il pianto commosso e contemplativo di mamma, papà, figlio 1, figlia 1 e figlia 2 e figlio 2 quando l'allora figlia minore impara a nuotare
b)la pesante, pesante ramanzina fatta a un figlio neo-adolescente perchè ascoltava musica rap, giudicata offensiva e denigratoria, con conseguenti dialoghi con più esponenti della comunità nera della città e, se la memoria non mi inganna, addirittura uno psicologo. (e poi anche il padre, ma questo è dato per scontato visto che ascolta anche i panettieri disperati per la fine della farina di semola, e vabbè).


e come si diceva con la cara Giorgina:
G: meriterebbero di essere presi in ostaggio daun vicino adolescente nazi e essere sterminati ad uo ad uno
io:oh sì. però prima dovrebbero essere un po' irrorati con l'acido...stile cartoni animati nella salamoia in "chi ha incastrato roger rabbit"

domenica 7 gennaio 2007

Such imagination seems to help the feeling slide

A me non piace la malinconia. Al contrario di quanto se ne dica, preferisco di gran lunga la felicità euforica alla riflessività, la primavera all'inverno e i colori alla loro assenza. La birra al vino, la chitarra al pianoforte, i tulipani alle rose.



E quindi perchè mi rigiro in testa da stamattina "without you i'm nothing" by placebo & bowie?




Ieri 6 gennaio 2007 mi sono resa conto della sigillatura, definitva, di due dei celebri cerchi in cui mi rotolo, anzi mi rotolavo, sino a non troppo tempo fa. Ma per due chiusi, quanti ancora ce ne sono di cui ignoro l'esistenza?






sabato 6 gennaio 2007

evvai con la birra!!

No, non è un luogo comune che tornare alterati dia qualche problema