lunedì 7 maggio 2007

arrivedorci

Questo è il male che mi porto da trent'anni addosso
fermo non so stare in nessun posto

Il Cerchio si sposta.
www.vistamare.splinder.com

lunedì 30 aprile 2007

Io non sono cresciuta in un regime particolarmente rigido, non ho manie di grandezza e non contraddico per il puro gusto di remare contro. Sono stata abituata sin dall'elementari a lavorare sodo per ottenere quello che voglio, e so che non sempre la ricompensa è proporzionata alla mole di lavoro svolto. Mi hanno insegnato a non lamentarmi mai, a tenere il fondoschiena incollato alla sedia e a continuare a studiare sino a che non mi ritengo soddisfatta della mia preparazione. Ci assegnano 10 pagine? Ben vengano. 2 versioni? Pazienza, andrò a dormire alle 2. 7 capitoli di biologia molecolare da un giorno all'altro? Va bene, magari avrò un paio di crisi di nervi e mediterò l'omicidio della professoressa o magari una strage stile-Virginia, ma li studierò senza protestare. Io penso che sia la normalità, non mi ritengo una stacanovista nè una di quei giapponesi talmente dediti al lavoro che decidono di suicidarsi se la fabbrica fallisce, credo che sia giusto così, perchè lasciata la casa di mamma e papà nessuno ti regala niente, al massimo ricompensano il tuo lavoro. Ma nella mia classe no, non è così: tutto è dovuto, non devi studiare troppo sennò ti si sciupano gli occhi e la spensieratezza e se una professoressa osa turbare i tuoi sogni di nullafacenza o si mette tra te e un 8 regalato, DEVI (rigorosamente sostenuto da mammà e papà) ribellarti, battere i piedi, rivolgerti alla preside e, perchè no, magari anche pensare di fare sospendere la suddetta docente. Loro non capiscono, io mi sento una voce isolata nel vento, e mi dispiace tanto per la professoressa, ottima, ma, come spesso accade, incompresa.

domenica 22 aprile 2007

martedì 10 aprile 2007

La conclusione cui giunge Sofocle è che non l'isolamento, ma la solidarietà è l'unico appiglio per gli uomini. Gli eroi sofoclei sono grandiosi, seguono per tutta la vita delle norme comportamentali imprescindibili dal loro stesso essere, la loro persona è talmente grande da non poter essere contenuta dalla comunità, ne sono esclusi, come Antigone e Filottete, o se ne allontanao, come Edipo. Ma è la loro stessa grandezza, la loro testardaggine che li rende ciechi e li porta alla distruzione. La rtisposta al dramma della vita, scrive Sofocle, è la compenetrazione tra individuo e società. L'eroe deve riuscire a mettere da parte il suo imperativo etico a favore della comunità e la polis in cambio deve ascoltare e accettare l'individuo. E, soprattutto, gli uomini devono ascoltarsi e accettarsi l'un l'atro.
Lentamente, con ritardo, ci son cose che comprendo. Non importa se avrei potuto farlo prima, è stato meglio dare alle ferite il tempo di guarire.
Adesso sono tornata.
E sono diversa, adesso sto meglio.
Avevo solo dimenticato che sono nata d'estate, ho il cuore pieno di sole e in fondo non mi posso raffreddare mai.

giovedì 5 aprile 2007

There'll be good times again for me

Io soffro di cali d'umore, sono terribilmente lunatica, soprattutto in questi ultimi giorni. Sarà il gene che hanno recentemente scoperto che causa negli adolescenti instabilità emotiva, sarà la luna piena, saranno gli ormoni o gli antistaminici, chissà. Grazie al cielo però adesso ha smesso di piovere, l'aria è piacevolmente fresca e assolata, oggi pomeriggio mi darò allo shopping selvaggio, ho affittato due gradevoli dvd, ieri ho flirtato con un commesso di feltrinelli e, insomma, la depressione profonda in cui ero caduta ieri almeno momentaneamente sembra lonatana. Immagazzino queste briciole di sole, potrei averne di nuovo bisogno..


e poi ascolto questo splendido cd...


Stayed in bed all morning just to pass the time
There's something wrong here, there can be no denying
One of us is changing, or maybe we've stopped trying

And it's too late, baby, now it's too late
Though we really did try to make it
Something inside has died and I can't hide
And I just can't fake it

It used to be so easy living here with you
You were light and breezy and I knew just what to do
Now you look so unhappy, and I feel like a fool

And it's too late, baby, now it's too late
Though we really did try to make it
Something inside has died and I can't hide
And I just can't fake it

There'll be good times again for me and you
But we just can't stay together, don't you feel it too
Still I'm glad for what we had, and how I once loved you

But it's too late, baby, it's too late
Though we really did try to make it
Something inside has died and I can't hide

(it's too late)

martedì 3 aprile 2007

Si aspettano le vacanze febbrilmente, guardando per ore il calendario e facendo mille progetti, pensando di prendere appuntamenti, facendo telefonate...Poi quando le vacanze arrivano l'unica cosa che a me viene voglia di fare è restare sotto le coperte a dormire o spalmarmi davanti alla tv. E' che io sono un animale al rovescio, d'inverno lavoro come un mulo e d'estate vado in letargo. yawn.

sabato 31 marzo 2007

La scomparsa di Majorana

Appena toccata, nell'opera, una compiutezza, una perfezione; appena svelato compiutamente un segreto, appena data perfetta forma, e cioè rivelazione, a un mistero - nell'ordine della conoscenza o, per dirla approssimativamente, della bellezza: nella scienza o nella letteratura o nell'arte - appena dopo è la morte. E poichè è un "tutt'uno" con la natura, un "tutt'uno" con la vita, e natura e vita un "tutt'uno" con la mente, questo il genio precoce lo sa senza saperlo. [...]. Gioca col tempo, col suo tempo, coi suoi anni, in inganni e ritardi. Tenta di dilatare la misura, di spostare il confine. Tenta di sottrarsi all'opera, all'opera che conclusa conclude. Che conclude la sua vita.

Leonardo Sciascia

giovedì 29 marzo 2007

Quasi un anno fa ho partecipato a un concorso di poesia regionale. Ho presentato un pezzo non eccellente ma abbastanza curato, per una volta ho badato alla metrica, e allo stesso tempo sentito, spontaneo, un po' di Rachmaninoff in sottofondo e l'ultimo inverno che moriva tra gli ulivi, niente di speciale. Il liceo che organizza il concorso non è poi lontanissimo da dove io vivo, ma qui sarà la terra rossa del Salento, sarà la flemma dell'aria, le comunicazioni sono rallentate e le notizie arrivano tardi, molto tardi.
Oggi, dopo 10 mesi, ho saputo che mi sono guadagnata il secondo posto con quella poesia un po', lo ammetto, dimenticata, impolverata. Una bella soddisfazione, è vero, e in questo periodo uggioso, sonnolento, pessimista, mi ci voleva qualcosa che mi tirasse su. E' solo che...non so, quando ero piccola non sapevo perdere, ora è come se non riuscissi più a vincere.


p.s.: auguri alla piccola Nicole, che ha fatto capolino nel mondo battezzata dalla pioggia.

sabato 24 marzo 2007

Oltre a poter suonare posso anche cantare. Questo il verdetto del mio insegnante di pianoforte, che mi ha reso felice come una pasqua! Continua la mia fase blues-jazz americano, con Ella Fitzgerald, Louis Armstrong e tanti altri.

Dal 12 agosto al 1 settembre sarò a Wimbledon, completamente sola con la famiglia che mi ospiterà, e anche per questo sono felice come una pasqua.

Vedo una carriera srotolarsi ai miei piedi: chriurgia neonatale. E anche per questo sono felice come una pasqua.

venerdì 9 marzo 2007

Io non penso che la gente si commuova per empatia o per sensibilità o per profonda partecipazione sentimentale a quanto vede, o sente. Io penso che la gente si commuova perchè ha paura: di non riuscire a conquistare quello che i loro eroi o le loro eroine conquistano, paura di non vivere mai un'emozione forte come quella altrui in cui sono coinvolti. Oppure è invidiosa, e le lacrime che versa non sono che per sè stessa, per la propria commiserazione o la propria bile. La verità è che in qualsiasi atteggiamento le persone sono radicalmente egotiche, e difficilmente arrivano ad avere talmente a cuore le vicende altrui da piangere. Eppure da qualche parte nel mio cervello io so che il contatto umano è un appiglio necessario nel corso della vita, in fondo in fondo anche io penso che sia davvero così.
Però
preferisco seguire il cervello, piuttosto che il cuore. Preferisco la lucidità, la razionalità spietata a un ovattato sentimento di peace and love. Quindi continuiamo a fare la donna delle caverne ancora un altro po' e vediamo cosa succede...