mercoledì 14 febbraio 2007

negare negare negare

La favola della volpe e dell'uva io la racconto al contrario:
Un giorno c'era una volpe che, vedendo un bel grappolo d'uva pensò, nonostante l'aspetto appetitoso e più dolce di ogni altro frutto, che sicuramente sarebbe stata acerba. La volpe allora per dimostrare a sè stessa quanto fosse lungimirante e saggia provò ad afferrare il grappolo d'uva, ma quando comprese che i suoi salti non erano abbastanza alti e avrebbe dovuto spendere fatica e tempo prezioso per arrivare al frutto, si allontanò allegra e compiaciuta della propria saggezza e lungimiranza.

Deny, deny, deny.


Io voglio arrivare al processo di meccanicità completa dell'anima, io voglio assoluta lucidità, voglio i contorni ben definiti del mondo. Io voglio dei paraocchi e nessuna sfumatura, perchè per la prima volta riesco a vedere le cose con chiarezza. Per la prima volta sono lucida, razionale, determinata e sicura.
Con precisione chirugica io voglio tagliare, cauterizzare e suturare la realtà attorno a me, con un camice bianco voglio prendere le distanze dalle distrazioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

in modo da limitarti? in modo da tagliuzzarti con precisione chirurgica sgonfiandoti le vene?

non la vedo così rosea e promettente come prospettiva.

(riguardo me, cara, non mi va mai bene quando mi abbandono totalmente. l'ho fatto con lui, o meglio sono arrivata sull'orlo in in punta di piedi ma è stato lui a frenarmi bruscamente. non mi sono buttata perchè lui stesso mi ha avvisato del fatto che mi sarei schiantata. acqua non c'era ad attutire il colpo. acqua non c'è.

però alla fin fine va bene così)

rò.