"Viviamo", cioè godiamoci la vita, e "amiamo", cioè godiamoci l'amore: perchè si può anche vivere senza sentire la vita e amare senza godere l'amore.
C. Marchesi
Vivamus, mea Lesbia, atque amemus...
Perchè la mia ragazza che è scappata,
amata come mai sarà nessuna,
per cui mi sono battuto molto e bene...
Dicebas quondam solum te nosse Catullum,
Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem.
Dilexi tum te non tatntum ut vulgus amicam,
Sed pater ut gnatos diligit et generos.
Dilexi tum te non tatntum ut vulgus amicam,
Sed pater ut gnatos diligit et generos.
Adesso ti conosco. Per questo, se brucio di più,
mi vali molto meno. Mi sei molto di meno.
"E' molto strano". Ma un'offesa così ti costringe
ad amare di più e a volere bene meno.
Lesbia dice di me, col marito, ogni male possibile[...]
Se tacesse, se mi scordasse,
sarebbe senza febbre. Invece strilla e vocia.
Ricorda, se ricorda! e ciò che va nel profondo,
Ricorda, se ricorda! e ciò che va nel profondo,
è arrabbiata. hoc est, uritur et coquitur.
[...]Accordo sui particolari.
Sulla sintesi , "bella" , no. Il fascino manca.
Bella è Lesbia. Perchè è bellissima tutta,
ogni grazia ha rubato a tutte quante.
Lesbia sparla, non smette mai di sparlare
sul mio conto. Che io crepi se non mi ama.
Sintomi uguali per me. Io la stramaledico
ogni giorno. E che io crepi se non la amo.
Si quicquam cupido optantique obtigit umquam
insperanti, hoc est gratum animo proprie.
Quare hoc est gratum nobis quoque carius auro
quod te restituis, Lesbia, mi cupido.
Restituis cupido atque insperanti, ipsa refers te
nobis. O lucem candidiore nota!
Quis me uno vivit felicior aut magis hac res
optandas vita dicere quis poterit?